ASD Kodokan Sport Napoli

  • stella d'oro al merito sportivo

    stella d'oro al merito sportivo

  • Senza-titolo-1

    Senza-titolo-1

  • arti-marziali

    arti-marziali

  • silks-11

    silks-11

  • 6

    6

  • calcio

    calcio

  • danza3

    danza3

  • swt_kids_slide

    swt_kids_slide

  • zonaton_1_20140118_1065246949

    zonaton_1_20140118_1065246949

“Abbattiamo i muri”: questo è il nome dell’evento organizzato in piazza Carlo III il 9 novembre 2019, per celebrare il trentennale della caduta del muro di Berlino e diffondere un significativo messaggio contro l’odio, la violenza e il razzismo. La manifestazione è stata un’occasione per ricordare un avvenimento importantissimo della storia europea, che ha segnato un notevole passo in avanti nel cammino verso la tolleranza e l’integrazione

 

Il progetto è nato dalla collaborazione tra Kodokan, AICS Napoli e altre associazioni, ovvero ARCI Mediterraneo, ARCI Gay, Ass. Palinuro, Assoutenti Campania e Afro Napoli United. Varie forze si sono unite per dar vita a un programma profondamente improntato a valori come la pace e la fratellanza, ai diritti umani e alla volontà di costruire un mondo migliore. A trent’anni dall’apertura dei varchi e dalla scomparsa dell’emblema della Guerra Fredda, i partecipanti sono stati chiamati ad assistere a un evento unico, che concilia l’ambito artistico e culturale con quello storico e sociale

 

La giornata si è aperta con l’allestimento di una serie di installazioni in legno, volte ad accogliere le opere a tema dei writer. È stato persino innalzato un muro simbolico in laterizio a freddo, destinato a ospitare l’opera clou; il tutto coronato da una ricorrenza flash-mob, che si è conclusa con l’abbattimento della struttura. 

 

Il desiderio di distruggere le barriere si estende da quella di Berlino a tutte le altre, passate, presenti e future, nella speranza che un giorno si riesca a dire definitivamente di no a tutti i muri che crescono di continuo nella nostra società. Non si parla solo dei muri concreti, di cemento armato e filo spinato, ma anche di quelli invisibili, che si fondano sui pregiudizi, sull’indifferenza, sul disprezzo verso chi non è omologato alla massa. L’odio è il muro più grande, e la manifestazione dello scorso 9 novembre vuole essere un modo per contrastarlo, per rammentare gli errori compiuti dall’uomo e imparare da essi, affinché non vengano più ripetuti.

Immagini Casuali

I nostri social link

  

Resta in contatto con noi